Più di duecento persone, nel primo fine settimana di dicembre, hanno fatto vivere la nostra festa per i 15 anni di Aosta Iacta Est: e quando le giornate di gioco sono finite, ci siamo accorti che non lo abbiamo raccontato verso l’esterno. Perché semplicemente eravamo impegnati a stare bene, insieme, e a goderci tre giorni pensati per ritrovarci e guardare nello stesso tempo indietro e avanti. Indietro, a tutti gli anni passati a crescere dopo l’atto costitutivo firmato in un pub a Pré-Saint-Didier; e avanti, a un anno che si annuncia denso di idee e di prospettive.
Non avremmo immaginato, 15 anni fa, tutto questo: sarebbe stato impossibile pianificare le strade che poi abbiamo costruito. Un decennio di vagabondaggi, con l’Espace Populaire come culla, e poi i tanti progetti che ci hanno portato alla Scatola di oggi. Nel quartiere Cogne abbiamo trovato una nuova casa, e con orgoglio facciamo proposte per essere parte del futuro di questo pezzo importante di Aosta. Lo facciamo con più solidità che mai: quella che ci viene dai 260 soci (mai così tanti), dalle capacità che abbiamo riunito e anche dalla stabilità economica che abbiamo costruito negli anni, pur rimanendo tutti volontari in modo militante. Crediamo che sia bello che, senza saperlo, Aosta Iacta Est sia stata fondata nella data della giornata mondiale del volontariato, il 5 dicembre.
Nel 2008 eravamo un gruppo di giovani con un’idea vaga, della cui portata non eravamo consapevoli. Oggi guardiamo a quello che abbiamo creato come a una benedizione, un incantesimo di cui conosciamo gli ingredienti solo in parte. Ma chi è stato con noi sabato (e ancora più domenica pomeriggio, quando ci siamo ritrovati tra fette di pandoro e panettone) ha potuto percepire quell’atmosfera in cui abbiamo imparato a ritrovarci. E il simbolo più efficace è quello del puzzle che, in tre giorni, è stato costruito insieme da tutti. Chi ha messo un pezzo solo, chi ha chiacchierato nei dintorni e basta, chi è stato ore seduto al tavolo: ognuno ha fatto una parte. E il risultato è un tutto sorprendente e denso di affetto.
Ricordi e prospettive, insieme: è un patrimonio strepitoso. Ce lo siamo guadagnati, ma ora ne siamo responsabili. Ed è bello esserlo, insieme.